IL PRONTO MODA MADE IN ITALY,
l’alternativa sostenibile
al Fast Fashion
In un’era contrassegnata da rapidi cambiamenti eda una sensibilità ambientale sempre più marcata,il settore della moda e del tessile si trova di fronte asfide inedite. La digitalizzazione e la proliferazionedel fast fashion hanno messo a dura prova i negozitradizionali, in una corsa alla sopravvivenza accentuatadalla competizione con la grande distribuzione e lepiattaforme online. In questo contesto, dove il prezzosembra spesso prevalere sull’impatto ambientalenonostante una crescente consapevolezza ecologica,il modello del Centergross di Bologna si distinguecome una soluzione preveggente e sostenibile,anticipando di mezzo secolo le attuali esigenze dimercato. Il segreto del successo di questo modellorisiede nella sua filiera corta, che privilegia il “pull”rispetto al “push”, stabilendo un dialogo stretto traproduzione e dettaglianti, i quali fungono da direttainterfaccia con le esigenze dei consumatori. Questa prossimità consente una produzione achilometro zero che valorizza il vero Made inItaly, definito dall’assessore Vincenzo Colla come“l’orgoglio di un lavoro ben fatto”.
Di fronte a questo scenario, il Ministero del Made in Italy è chiamato a promuovere un’industria che armonizzi sostenibilità ambientale, sociale ed economica, evitando che l’una prevarichi sull’altra. È fondamentale supportare le piccole e medie imprese italiane attraverso iniziative che facilitino la transizione verso un’economia verde, senza trascurare l’importanza di educare i consumatori al valore intrinseco dei prodotti e alla loro sostenibilità. Inoltre, è imperativo proteggere i diritti umani lungo tutta la catena di produzione e comunicare efficacemente i benefici di un approccio che rispetti la filiera corta e l’ambiente. Solo così potremo preservare e promuovere il modello italiano anche oltre i confini nazionali, facendolo diventare un esempio a livello internazionale anziché attendere che altri adottino strategie simili. Il compito che ci attende è quindi duplice: da un lato, dobbiamo continuare a lottare per la valorizzazione di questo modello di business; dall’altro, è necessario implementare politiche che ne facilitino l’adozione e la diffusione, per garantire che l’orgoglio per il lavoro ben fatto, pilastro del Made in Italy, resti vivo e possa guidare il settore verso un futuro sostenibile su tutti i fronti.
Vincenzo Colla
Assessore allo Sviluppo Economico e Green Economy, Lavoro e Formazione della Regione Emilia Romagna
Alessandro Nardone
Communication manager Centergross
Alessandra Basso
Europarlamentare
Marco Panieri
Vice sindaco di Bologna città metropolitana
Antonio Franceschini
Responsabile nazionale CNA Federmoda
Roberto Corbelli
Art director Centergross
Riccardo Collina
Phygital export manager Centergross
La moda come fattore di occupazione e sviluppo: Il contributo delle imprese locali al tessuto economico e sociale è un pilastro insostituibile. Da vice sindaco della CittàMetropolitana di Bologna e professionista nel settore edile, sono profondamente consapevole del valore che una comunità coesa porta al progresso collettivo. La moda, vero e proprio cuore pulsante del Made in Italy, trae la sua forza dall’unione e dall’incessante spirito innovativo. Eventi come Summer Italy e Winter Melody incarnano l’efficacia di presentare lamoda in modo sostenibile, riducendo gli sprechi e mettendo in risalto i prodotti del nostro territorio, dando vita a un autentico racconto di eccellenza italiana. La sinergia tra le istituzioni, che va dai livelli locali finoa quelli europei, si rivela fondamentale per affrontare le sfide del settore moda, promuovendo pratiche sostenibili evalorizzando l’identità territoriale. Questa filiera, simbolo dell’artigianato italiano, non solo contribuisce alla crescita economica, ma incarna anche un’etica del lavoro che richiede di essere custodita gelosamente. È quindi imprescindibile porre l’attenzione sulla tutela dei lavoratori, poiché sono loro il fondamento su cui costruire un futuro più equo e sostenibile per tutti. La promozione della moda italiana, nel rispetto di questi principi, non solo arricchisce il nostro patrimonio culturale, ma getta le basi per uno sviluppo inclusivo e responsabile che abbraccia l’intera comunità. Pronti per nuovi mercati: Le imprese si trovano ora a fronteggiare una pressante necessità di internazionalizzazione al fine di esplorare nuovi mercati, tuttavia questa impresa è resa ancor più ardua dalle sfide globali e dai fermi produttivi che gettano un’ombra sul settore. Nonostante un’apparente stabilità nel fatturato, diverse aree si trovano ad affrontare ostacoli significativi che minano la loro capacità di crescita e adattamento. In risposta a questa complessa situazione, si sta assistendo a una mobilitazione delle associazioni di categoria, le quali si adoperano per sollecitare il governo affinché riconosca e agisca tempestivamente su esigenze cruciali che riguardano il settore. Tra le priorità più urgenti spicca la necessità di promuovere una produzione sostenibile che non solo tenga conto dell’impatto ambientale, ma che abbracci anche l’aspetto economico e sociale, ponendo al centro dell’attenzione la salvaguardia delle risorse naturali e il benessere delle comunità coinvolte. Parallelamente, si sottolinea l’importanza di ridurre i tempi necessari per l’attuazione di politiche e strategie volte a migliorare la competitività del settore, così come l’importanza di evitare l’introduzione di ulteriori oneri burocratici che potrebbero gravare sulle imprese. In questo panorama complesso, Centergross emerge come un modello esemplare grazie alla sua filiera corta ealla sua forte attenzione alla sostenibilità, dimostrando che è possibile conciliare efficacemente la competitività economica con il rispetto dell’ambiente e dei diritti sociali. Il Pronto Moda mette le PMI al centro del villaggio. Dal 2017, l’evoluzione del settore ha messo in luce in modo sempre più evidente l’urgente necessità di adattare i modelli di business alle dinamiche dei mercati futuri, che sono già in atto e in continua evoluzione. In questo contesto di rapido cambiamento, il Pronto Moda si staglia come un esempio di trasformazione positiva, affrontando proattivamente le sfide delmomento con un approccio sostenibile ed efficiente. Attraverso una strategia incentrata sulla sostenibilità e sulla produzione mirata, il Pronto Moda si allinea alla teoria della coda lunga di Chris Anderson, che evidenzia come la somma di piccoli volumi e nicchie di mercato possa alla fine eclissare il successo dei grandi nomi consolidati nel settore. In quest’epoca di rapida trasformazione, diventa sempre più cruciale sviluppare una profonda comprensione dei modelli di business futuri, orientati in modo preciso e mirato alle esigenze e alle preferenze dell’utente finale. Il Pronto Moda rappresenta un chiaro esempio di come le PMI possano non solosopravvivere, ma anche prosperare inquesto nuovo contesto competitivo, dimostrando una flessibilità e una capacità di adattamento che le rendono particolarmente competitive e in grado di cogliere le opportunità emergenti con determinazione e successo. La moda come fattore di occupazione e sviluppo. Il Pronto Moda si presenta comeuna vera e propria rivoluzione nel concetto stesso di moda, attraverso ilsuo innovativo approccio “pull”, che si distingue nettamente dal tradizionale approccio “push” del fast fashion. Mentrequest’ultimo tende a saturare il mercato con una miriade di prodotti spesso invenduti, generando enormi sprechi, il Pronto Moda si adatta dinamicamente alle richieste del mercato, producendo in quantità limitate e focalizzando si su cicli settimanali di produzione. Questa caratteristica intrinseca lo rende ecologicamente responsabile, in quanto minimizza gli sprechi e valorizza laproduzione locale, con oltre il 70% dellelavorazioni svolte a chilometro zero.Sostenibilità diventa quindi la parola d’ordine, non solo a livello ambientale, ma anche sociale, etico ed economico. Grazie alla sua radicata impronta territoriale, il Pronto Moda garantisce una solida sostenibilità finanziaria, riducendo al minimo gli stock e mantenendo un elevato flusso di cassa. Rispetto al fast fashion, il Pronto Moda dà precedenza ai piccoli negozi multi-brand, che sono piùattenti alle esigenze specifiche del mercato italiano. In questo contesto, Centergross si distingue come un esempio eccellente di questa filosofia, incarnando l’essenza stessa di una comunità e di una filiera corta. Qui, l’orgoglio di appartenenza ela sicurezza di operare in un contesto di economia circolare sono tangibili, con la soddisfazione di oltre il 50% delle necessità interne e la promozione di un modello di business sostenibile sotto ogni aspetto.